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Aristotele: la poetica

La naturale tendenza degli uomini alla rappresentazione Nell’enciclopedia aristotelica delle scienze, le arti, poiché fanno parte delle scienze poietiche, hanno come oggetto il possibile. Come metodo un tipo di ragionamento non dimostrativo. Come scopo la produzione di oggetti che possiedono un’esistenza autonoma rispetto al soggetto.  Le arti della musica consentono agli uomini di dedicare il tempo dello svago un’attività che mira alla cura dell’anima offrendo un’esperienza bella e libera perché disinteressata.  Secondo Aristotele il desiderio di rappresentazione della realtà è una tendenza naturale degli uomini, che si distinguono dagli animali appunto per la predisposizione che manifestano fin da piccoli a riprodurre la propria esperienza mediante le parole, i suoni e le immagini.  Considerando che nel pensiero Aristotelico la conoscenza è la migliore fonte di diletto per gli uomini, ne consegue che l’arte è gradevole e fonte di piacere e di gratificazione.  L’università dell’opera

Aristotele: l’etica e la politica

Il fondamento concreto dell’etica aristotelica L’etica è la scienza pratica che si occupa del comportamento dei singoli. il suo soggetti fondamentale è rappresentati dalla ricerca e dalla determinazione del significato della felicità.  La prospettiva di Aristotele si basa sull’osservazione delle situazioni reali, degli usi e dei costumi sei popoli, e dalla conseguente riflessione su che cosa sia il bene fare, tenuto conto delle circostanze concrete, sociali e storiche.  L’etica si occupa dei modi di vivere e di agire degli uomini, che presentano i due seguenti tratti: sono diversi gli uni dagli altri a seconda del tempo e del luogo in cui si esplicano; dipendono dalla libera volontà delle persone. La differenze dell’etica e rispetto alle scienze teoriche deriva sia dal suo riferirsi a condizioni storiche e geografiche diversificate sia dal fatto che deve tenere conto, nelle sue valutazioni, della libertà umana.  La felicità quale fine dell’etica Il fine dell’etica è la felicità, la qua

Aristotele: La fisica, Dio e l’anima

La fisica come scienza teorica  Per Aristotele lo studio del mondo fisico è parte della scienza teoriche , che rappresentano il vertice a cui può giungere la conoscenza degli uomini.  La fisica aristotelica è:  qualitativa , tiene conto delle proprietà essenziali di ogni sostanza e stabilisce una differenza qualitativa tra gli elementi; finalistica , coglie una finalità nei singoli processi dell’universo, nega ogni valore alla matematica applicata alla natura. La teoria selle quattro cause Divenire mediante nozioni di “ atto ” e “ potenza ”: ogni sostanza possiede delle qualità potenziali che, attraverso un processo di trasformazione, possono realizzarsi pienamente e raggiungere la forma in atto. Ogni trasformazione , ossia ogni passaggio dalla potenza all’atto, richiede delle particolari condizioni e determinate cause. Aristotele riconosce quattro tipi di cause: causa materiale : la materia di cui una cosa è fatta; causa formale : la forma, l’essenza, ciò che fa si che una cosa sia pr

Aristotele: la metafisica

La domanda sull'essere La metafisica ha come oggetto l’essere in quanto essere e la domanda fondamentale da cui muove è “che cos’è l’essere dell’ente?”. Secondo Aristotele ci sono dieci modi possibili per dire l’essere delle cose: la sostanza la qualità  la quantità  la relazione il luogo il tempo l’agire il patire lo stato la situazione Per Aristotele solo la prima delle categorie rappresenta l’essere dell’ente vero e proprio.  La sostanza e le sue caratteristiche  La sostanza è l’individuo concreto, il “questo qui”; per esempio: Socrate, Paola, ma anche questo animale, quest’oggetto. Dal punto di vista ontologico le sostanze sono u soggetti reali cui ineriscono le varie proprietà. Dal punto di vista logico le sostanze sono i soggetti logici i quali reggono i vari predicatici. Le sostanze prime non devono essere riferite ad altro che a se stesse. Le sostanze seconde : si tratta di quei concetti universali: le specie e i generi, che per Aristotele non possono esistere indipendent

Aristotele: il progetto filosofico

 Il sistema delle scienze Aristotele suddivide le scienze in tre aree:  l'area delle scienze teoriche o conoscitive : la conoscenza disinteressata, che ha il fine del comprendere come è fatta la realtà; l'area delle scienze pratiche : indica l'azione morale, intenzionale e tipicamente umana; l'area delle scienze produttive o poietiche: allude all'ambito dell'arte e della tecnica. Le scienze teoriche le scienze teoriche comprendono: matematica, fisica, filosofia. sono scienze che hanno come soggetto il necessario, come scopo la conoscenza disinteressata della realtà e come metodo quello dimostrativo. La matematica ha come oggetto la quantità, sia numerica che continua a una, due o tre dimensioni. Studia gli enti, numeri e figure geometriche, che non sono soggetti al divenire, ma sono immobili.  La fisica studia gli enti naturali, che sono soggetti al movimento e al divenire, ma sono anche indipendenti e autonomi rispetto alla volontà umana. La filosofia si occupa

Platone: il cosmo

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Nel Timeo e nelle Leggi Platone s interroga sul bisogno di unità e di ordine. Secondo Platone l'universo ha una vita armoniosa e ordinata e definisce il mondo Cosmo, dato che cosmo il greco significa ordine. Secondo Platone nell'universo regna un ordine perfetto dovuto a un divino artefice, ovvero il demiurgo, che ha plasmato il mondo visibile sul modello di quello soprasensibile, ispirandosi all'idea del Bene ha modellato la materia caotica primordiale trasformandola in un organismo vivente permeato e governato da un'anima del mondo.  Il modello soprasensibile ha conferito ordine agli eventi naturali attraverso il tempo che è un immagine mobile dell'eternità. Quest'ordine nell'universo è dovuto anche alle leggi, che regolamentano in ogni aspetto la vita dei cittadini al fine di realizzare nella città degli uomini lo stesso ordine divino che regna nel cosmo.  Infatti la città fortezza è libera da corruzione e decadenza, in essi vi è: 1. un numero limitato e

Platone: la visione politica e il problema educativo

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Un modello di stato ideale Platone teorizza un modello di Stato ideale, strutturato in tre classi: 1. classe dei governanti, che hanno la funzione di comando 2. classe dei guerrieri, che hanno funzione di difesa militare 3. classe dei lavoratori, che hanno il compito di provvedere ai bisogni materiali Ogni classe deve uniformare il proprio comportamento ad una specifica virtù: i governanti devono essere dotati della virtù della saggezza: i guerrieri la virtù del coraggio: i lavoratori devono possedere la virtù della temperanza.  L'aristocrazia come forma ideale di governo Questa forma di governo deve coincidere con il governo dei migliori, ossia dei filosofi che conoscono e perseguono il Bene.  Platone propugna un'aristocrazia dello spirito e della ragione.  Ci sono dei regimi corrotti, essi sono: a. la timocrazia; b. l'oligarchia; c. la democrazia; d. la tirannide.  Il mito della caverna  Secondo questo mito gli esseri umani sono come prigionieri incatenati fin dalla nasci