Aristotele: il progetto filosofico

 Il sistema delle scienze
Aristotele suddivide le scienze in tre aree: 

  1. l'area delle scienze teoriche o conoscitive: la conoscenza disinteressata, che ha il fine del comprendere come è fatta la realtà;
  2. l'area delle scienze pratiche: indica l'azione morale, intenzionale e tipicamente umana;
  3. l'area delle scienze produttive o poietiche: allude all'ambito dell'arte e della tecnica.

Le scienze teoriche
le scienze teoriche comprendono: matematica, fisica, filosofia. sono scienze che hanno come soggetto il necessario, come scopo la conoscenza disinteressata della realtà e come metodo quello dimostrativo.

La matematica ha come oggetto la quantità, sia numerica che continua a una, due o tre dimensioni. Studia gli enti, numeri e figure geometriche, che non sono soggetti al divenire, ma sono immobili. 

La fisica studia gli enti naturali, che sono soggetti al movimento e al divenire, ma sono anche indipendenti e autonomi rispetto alla volontà umana.

La filosofia si occupa dell’essere in quanto essere e viene definita da Aristotele filosofia prima, in quanto il suo oggetto precede ed è la condizione di ogni altra realtà.

Le scienze pratiche e produttive
Le scienze pratiche comprendono l’etica e la
politica e servono a guidare e orientare il comportamento e la condotta degli uomini verso la felicità individuale o collettiva.
Hanno come oggetto il possibile, un oggetto che su risolve nell’azione stessa. 

Le scienze produttive tendono a realizzare un prodotto che avrà una vita autonoma rispetto al soggetto che lo produce e comprendono le tecniche e le arti belle. 
Le arti belle comprendono:
  • arti architettoniche, plastiche e figurative: usano la materia e il colore per realizzare i loro manufattu;
  • arti che esprimono mediante la voce, ovvero musica e poesia;
  • arti che si esplicano attraverso il movimento, ovvero la danza;
  • arti che producono i discorsi persuasivi, ovvero la retorica.
Le tecniche e le arti sono rivolte a oggetti non necessari, ma possibili, dato che sono libere creazioni dell’uomo.

Dalle scienze teoriche possiamo aspettarci un rigore assoluto, derivante dal metodo dimostrativo che ci permette di raggiungere verità necessarie e incontrovertibili. 
Le scienze pratiche e produttive, che adottano petodi non dimostrativi, possiamo aspettarci soltato verità relative e valide “in linea massima” o “perlopiù”.








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