Platone: la teoria delle idee
Un criterio solido e incontrovertibile
Il problema che si pone Platone è quello di stabilire che cosa siano il bene e in generale i valori assoluti a cui deve ispirarsi il sapiente per promuovere un rinnovamento sociale e in che modo si possa giungere a conoscerli.
Platone riconosce che i sensi non consentono di prevenire a un'idea unica e oggettiva del bene, infatti c'è chi ripone il bene nel piacere, mentre chi nell'assenza di sofferenza, chi nella buona salute eccetera.
Per Platone non esiste una conoscenza oggettiva, che però richiede dei criteri di verità immutabili e universali, cioè validi per tutti e indipendenti dall'esperienza sensibile e dalle circostanze in cui ci troviamo nel momento in cui esprimiamo un giudizio sulle cose.
Possiamo dire "Socrate è buono" in quanto esiste l'idea assoluta di Bontà, che costituisce il criterio solido e incontrovertibile che ci consente di formulare i giudizi. Se non ammettessimo l'esistenza di parametri oggettivi cui fare riferimento nel giudicare le cose, non potremmo pronunciare nessuna affermazione avente un valore universale.
La seconda navigazione
Platone sostiene di aver compiuto una prima navigazione e deluso da essa decide di farne una seconda che lo conduce alla scoperta del mondo delle idee.
Platone sostiene che, ciò che fa si che ogni cosa sia come deve essere è bene che sia, è una causa immutabile. Secondo lui l'esistenza dell'essere ha due piani: uno fenomenico e visibile (il mondo delle cose) e l'altro meta-fenomenico e invisibile (il mondo delle idee).
Le idee e la loro natura
Le idee di cui parla Platone sono vere e proprie entità di natura differente rispetto al sensibile e indipendente dalla nostra mente. Definisce le idee incorporee espressione piena dell'essere, in quanto non sono relative al soggetto, ma sono oggettive ed eventi di una natura assoluta.
Per Platone le idee sono dunque sostanze immutabili e perfette poste nel iperuranio , quella zona al di là del cielo. L e idee pertanto non sono un pensiero ma un essere , un vero essere.
Il rapporto tra le idee e le cose
Per Platone esistono tre
modalità di relazione tra le idee e le cose:
-
Di MIMESI quanto le cose sensibili sono copie
delle idee IMITAZIONI;
-
DI METESSI quando le cose sensibili sono parte
dell’idea, ne sono compresi PARTECIPAZIONE;
-
Di PARUSIA quando cosa sensibile e idea
coincidono PRESENZA.
Le idee secondo Platone si
classificano in:
·
Idee-valori : che corrispondono a i principi
estetici e etici supremi (il bene , la bellezza e la giustizia);
·
Idee matematiche : che invece fanno riferimento
ai principi della geometria e dell’aritmetica (idea di uguaglianza , i numeri e
le forme geometriche;
·
Idee di oggetti naturali come le piante , gli
uomini o gli animali o di oggetti artificiali.
Secondo Platone l’idea del bene è "al di là dell'essere" e viene paragonata al sole, qualcosa di
divino, la sua luce permette di vedere le cose che scompaiono dalla vista degli
uomini non appena tramonta e sulla terra scende la notte. La luce che emana
nutre e fa crescere le realtà visibili con il proprio calore. Il bene
costituisce l’armonia e la ragion
d’essere del tutto, ciò che da valore a tutte le altre idee.
Il superamento di Parmenide
La teoria delle idee di
Platone presentano alcune
caratteristiche molto simili a quelle dell’essere di Parmenide che sono eterne,
incorruttibili, immutabili . a differenza della concezione parmenidea , Platone
riesce a superarla. Per Platone l’idee sono:
-
molteplice, relazionate e indirizzate verso
il bene ;
-
ogni idea è uguale a se stessa ma diversa dalle
altre;
-
il non significa diversità.
Le idee di Platone possono
entrare in relazione con le altre idee grazie alle sue 5 caratteristiche
fondamentali, chiamate 5 GENERI SOMMI:
·
l’ESSERE (Socrate è)
·
l’IDENTICO (Socrate è identico a se stesso)
·
il DIVERSO (Socrate è diverso dall’idea di
cielo)
·
la QUITE (Socrate è fermo, visto in un
determinato momento)
·
il MOVIMENTO (Socrate è in divenire, visto in
prospettiva).
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