Parmenide e il pensiero dell'essere
Parmenide
Parmenide scrisse un poema in versi intitolato "Sulla natura", dove racconta di essere trasportato da un carro trainato dalle Muse alle porte del Sole e che riceve da una dea la rivelazione sulla verità che dovrà comunicare al mondo.
Il pensiero dell'essere
"l'essere è, e non può non essere, mentre il non essere non è, e non può essere"
significa che l'essere esiste e che non essere non esiste e non può neanche essere pensato.
Per Parmenide il termine essere viene inteso come ciò che è comune a tutti gli enti e che esiste nella pianezza assoluta e perfetta, eterna e immobile.
- l'essere è ingenerato e imperituro, se nascesse, dovrebbe derivare da ciò che non è, ma niente può derivare da ciò che non esiste , dunque l'essere non può nascere e quindi neanche morire
- l'essere è eterno, esso non ha ne passato ne futuro
- l'essere è immutabile e immobile, ogni movimento implica una contraddizione
- l'essere è finito, la perfezione non è data dall'infinità, ma dalla finitezza
I principi:
- il principio di identità, l'essere è ed è identico a se stesso
- il principio di non contraddizione, l'essere è dunque non può non essere
- il principio del terzo escluso, ogni cosa o è o non è
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