Aristotele: la poetica

La naturale tendenza degli uomini alla rappresentazione

Nell’enciclopedia aristotelica delle scienze, le arti, poiché fanno parte delle scienze poietiche, hanno come oggetto il possibile.
Come metodo un tipo di ragionamento non dimostrativo.
Come scopo la produzione di oggetti che possiedono un’esistenza autonoma rispetto al soggetto. 

Le arti della musica consentono agli uomini di dedicare il tempo dello svago un’attività che mira alla cura dell’anima offrendo un’esperienza bella e libera perché disinteressata. 

Secondo Aristotele il desiderio di rappresentazione della realtà è una tendenza naturale degli uomini, che si distinguono dagli animali appunto per la predisposizione che manifestano fin da piccoli a riprodurre la propria esperienza mediante le parole, i suoni e le immagini. 

Considerando che nel pensiero Aristotelico la conoscenza è la migliore fonte di diletto per gli uomini, ne consegue che l’arte è gradevole e fonte di piacere e di gratificazione. 


L’università dell’opera dell’arte 
Per Aristotele l’arte è un un’attività che imita la natura o i fenomeni sociali e storici attraverso varie modalità e con strumenti espressivi diversi:
- la poesia impiega la parola,
- la musica il suono, ecc…
Diversi anche gli oggetti dell’opera dell’arte:
- la tragedia riproduce un’azione seria,
- la commedia presenta situazioni quotidiane (genere basso). 

La poesia imita le azioni e gli eventi del mondo reale in un modo particolare, trascrive i fatti un uno spazio strutturato e ordinato. Aristotele le identifica in tre momenti:
1. l’inizio
2. lo sviluppo
3. la conclusione


L’arte come forma di conoscenza superiore alla storia
L’arte coglie l’essenza delle cose, il loro significato profondo e universale, anche se con una modalità diverso rispetto alla conoscenza concettuale e dimostrativa.

La poesia consente una maggiore chiarezza intellettuale e un approfondimento morale degli eventi narrati. I fenomeni sono interpretati e inseriti in un disegno unitario, ordinato e completo.


La funzione catartica
Nella catarsi vede una possibilità di alleggerimento e purificazione dello spettatore dalle passioni che lo tormentano nel più profondo dell’animo.
Vive do attraverso i sentimenti dei personaggi, dei propri sentimenti se ne libera o li attenua sfogandosi e neutralizzando i loro aspetti più nocivi.


La retorica 
La retorica studia le modalità più opportune per indurre la persuasione nel pubblico degli ascoltatori. È una scienza produttiva che ha come oggetto il necessario. 

Per Aristotele si ha persuasione quando si rispettino tre principi:
1. l’oratore deve essere onesto e degno di fede
2. l’oratore deve essere bravo e generare nell’anima degli ascoltatori le giuste emozioni
3. l’oratore deve essere in gradi di motivare razionalmente

L’oratore non deve mancare di rafforzare le proprie affermazioni attraverso il ricorso a qualche esempio che colpisca la fantasia del pubblico. 

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