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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

Platone: il cosmo

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Nel Timeo e nelle Leggi Platone s interroga sul bisogno di unità e di ordine. Secondo Platone l'universo ha una vita armoniosa e ordinata e definisce il mondo Cosmo, dato che cosmo il greco significa ordine. Secondo Platone nell'universo regna un ordine perfetto dovuto a un divino artefice, ovvero il demiurgo, che ha plasmato il mondo visibile sul modello di quello soprasensibile, ispirandosi all'idea del Bene ha modellato la materia caotica primordiale trasformandola in un organismo vivente permeato e governato da un'anima del mondo.  Il modello soprasensibile ha conferito ordine agli eventi naturali attraverso il tempo che è un immagine mobile dell'eternità. Quest'ordine nell'universo è dovuto anche alle leggi, che regolamentano in ogni aspetto la vita dei cittadini al fine di realizzare nella città degli uomini lo stesso ordine divino che regna nel cosmo.  Infatti la città fortezza è libera da corruzione e decadenza, in essi vi è: 1. un numero limitato e

Platone: la visione politica e il problema educativo

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Un modello di stato ideale Platone teorizza un modello di Stato ideale, strutturato in tre classi: 1. classe dei governanti, che hanno la funzione di comando 2. classe dei guerrieri, che hanno funzione di difesa militare 3. classe dei lavoratori, che hanno il compito di provvedere ai bisogni materiali Ogni classe deve uniformare il proprio comportamento ad una specifica virtù: i governanti devono essere dotati della virtù della saggezza: i guerrieri la virtù del coraggio: i lavoratori devono possedere la virtù della temperanza.  L'aristocrazia come forma ideale di governo Questa forma di governo deve coincidere con il governo dei migliori, ossia dei filosofi che conoscono e perseguono il Bene.  Platone propugna un'aristocrazia dello spirito e della ragione.  Ci sono dei regimi corrotti, essi sono: a. la timocrazia; b. l'oligarchia; c. la democrazia; d. la tirannide.  Il mito della caverna  Secondo questo mito gli esseri umani sono come prigionieri incatenati fin dalla nasci

Platone: la dottrina etica

 La dottrina dell'etica si divide in tre: l'anima, l'amore e la virtù L'anima Platone sostiene che l’anima è una sostanza semplice e incomposta, fatta della stessa sostanza delle idee e quindi immortale e ha una struttura composta da tre parti:    1. ANIMA RAZIONALE: che funge da guida alle altre, uomini saggi dediti alla conoscenza    2. ANIMA IRASCIBILE: che contiene l’impulso ad agire, uomini guerrieri qualificati dal coraggio    3. ANIMA CONCUPISCIBILE: che contiene l’appetito e il desiderio, uomini comuni dediti ai piaceri dei sensi. L'amore Per Platone l’amore è una divina follia che spinge l’anima a elevarsi dalla bellezza sensibile alla bellezza ideale. L’amore rappresenta, secondo Platone, una forza mediatrice che unisce il sensibile al soprasensibile. La virtù Platone sostiene che esistono quattro virtù fondamentali: 1)       La saggezza che consente di ragionare e dominare la vita istintuale 2)       Il coraggio : è proprio della parte irascibile

Platone: la concezione della conoscenza

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La teoria di Platone afferma che la conoscenza è reminiscenza in quanto l’anima ricorda le idee contemplate nell’iperuranio prima di incarnarsi. Per Platone conoscere è ricordare ne consegue che possiamo conoscere solo ciò che abbiamo contemplato. Platone dichiara che esiste una corrispondenza tra dualismo gnoseologico e dualismo ontologico. Il dualismo ontologico, secondo cui esistono due piani dell’essere, quello intelligibile e quello sensibile corrisponde un dualismo gnoseologico ; il mondo perfetto ed eterno delle idee è oggetto di una conoscenza stabile e universale che coincide con la SCIENZA. Mentre la dimensione imperfetta e mutevole delle cose sensibili è all’origine della falsa conoscenza dell’OPINIONE. I gradi del conoscere  I quattro gradi del sapere corrispondono ai quattro gradi della realtà.  La conoscenza sensibile rispecchia il mondo sensibile, mutevole e perituro, comprende due livelli:      a. l'immaginazione, che ha per oggetto le ombre e le immagini delle

Platone: la teoria delle idee

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Un criterio solido e incontrovertibile Il problema che si pone Platone è quello di stabilire che cosa siano il bene e in generale i valori assoluti a cui deve ispirarsi il sapiente per promuovere un rinnovamento sociale e in che modo si possa giungere a conoscerli. Platone riconosce che i sensi non consentono di prevenire a un'idea unica e oggettiva del bene, infatti c'è chi ripone il bene nel piacere, mentre chi nell'assenza di sofferenza, chi nella buona salute eccetera.  Per Platone non esiste una conoscenza oggettiva, che però richiede dei criteri di verità immutabili e universali, cioè validi per tutti e indipendenti dall'esperienza sensibile e dalle circostanze in cui ci troviamo nel momento in cui esprimiamo un giudizio sulle cose. Possiamo dire "Socrate è buono" in quanto esiste l'idea assoluta di Bontà, che costituisce il criterio solido e incontrovertibile che ci consente di formulare i giudizi. Se non ammettessimo l'esistenza di parametri og

Socrate

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  Socrate  Socrate non scrisse nulla, preferiva parlare con le persone senza la mediazione della scrittura. Egli andava a parlare con gli uomini che sostenevano di sapere tutto, ma durante le conversazioni Socrate si rende conto che sanno solo una parte di quell'argomento e non tutto, quindi l'uomo che si riteneva sapiente non lo era perché non sapeva tutto. Socrate era il più saggio di tutti, perché lui sapeva di non sapere, a differenza delle altre persone che si vantavano di sapere ogni cosa.   Il metodo socratico Il metodo adottato da Socrate si componeva da: - un momento critico e negativo, ovvero l'ironia , dove poneva di continuo domande dicendo di non capire e sapere in modo da rendere l'uomo, consapevole della propria ignoranza; - un momento costruttivo e positivo, ovvero la maieutica , il cui fine era quello di far capire quanto fosse importante ricercare sempre e incessantemente la verità, senza mai accontentarsi di cose superficiali.  La virtù  Per Socrate l